Vendite e royalties: qualificazione della territorialità ai fini IVA
20 Febbraio 2017
L'Agenzia delle Entrate proponeva ricorso presso la Corte di Cassazione per recuperare l'IVA indebitamente detratta in relazione a contratti di licenza per l'utilizzo di personaggi di cartoni animati prodotti dalla Warner Bros. La contribuente eccepiva la legittimità, lamentando in particolare l'errata qualificazione della territorialità ai fini IVA. In prima analisi la CTP accoglieva il ricorso, sostenendo la formazione del giudicato interno a seguito del giudizio di primo grado dove era stato ritenuto che la maggior parte delle vendite da cui erano scaturite le royalties furono effettuate in Italia e nei Paesi dell'Unione europea.
Sul punto la Corte di Cassazione ritiene giusta l'osservazione dell'Amministrazione finanaziaria e afferma l'assenza della formazione del giudicato interno: con l'avviso di accertamento l'Ufficio aveva escluso la detrazione dell'IVA esposta perchè collegata ad operazioni fuori campo IVA. L'Ufficio, nello specifico, ribadiva che in relazione alle operazioni in questione nessun diritto alla detrazione è sorto, e nemmeno la violazione del giudicato interno si era prodotta poichè il gravame aveva investito la statuizione concernente la spettanza del diritto di detrazione. |