Crescita per il riscosso da rateizzazione

La Redazione
20 Settembre 2016

I dati che emergono dal documento-guida “Equitalia 2016: un nuovo servizio al paese. Cambiare si può cambiare si deve” pubblicato lo scorso 9 settembre sul sito di Equitalia, fanno emergere che l'incidenza del riscosso da rateizzazione sul totale del riscosso da ruolo è in costante crescita.

Rateizzare i debiti con il Fisco non conviene solo al contribuente ma anche all'Erario. Sul totale del riscosso da Equitalia nel 2015, praticamente la metà (il 49,6%) proviene dalle rateizzazioni. Si parla di cifre da capogiro: degli oltre 8 milioni di euro incassati dall'ente per la riscossione lo scorso anno, 4 milioni derivano dalle dilazioni concesse. E, con ogni probabilità, l'incidenza degli incassi da rateizzazione sul totale del riscosso continuerà a crescere: così è stato dal 2010 (36,2%) in avanti, aumentando di circa 5 punti percentuali ogni anno fino a sfiorare il 50% nel 2015.

I dati emergono dal documento-guidaEquitalia 2016: un nuovo servizio al paese. Cambiare si può cambiare si deve” pubblicato lo scorso 9 settembre sul sito di Equitalia. Stando alle cifre evidenziate nel volume, le istanze di rateizzazione presentate vengono concesse nel 98% dei casi: nel corso del 2015 solo l'1,9% del totale delle domande presentate (oltre 1 milione) non è stato concesso (poco più di 22 mila).

Inoltre, degli oltre 3,1 milioni di piani di rateizzazione concessi e non revocati, la percentuale maggiore è attribuibile a persone fisiche (52,3%). Le dilazioni di importo inferiore ai 5 mila euro rappresentano il 70,4%, mentre oltre il 76% delle rateizzazioni hanno una durata fino a 60 mesi. Le rateizzazioni riferite a persone giuridiche rappresentano, invece, il 54,7% del totale dilazionato; le rateizzazioni superiori ai 60 mila euro incidono per il 48,3% del totale; i piani di ammortamento straordinari (durata superiore a 72 mesi) assorbono il 15% dell'importo dilazionato.

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