Rassegna di giurisprudenza di legittimità - settembre 2016

La Redazione
21 Ottobre 2016

Dalla redazione una selezione delle pronunce della Cassazione di maggior interesse depositate nel mese di settembre 2016.

OMESSA DICHIARAZIONE - IVA

Cass. civ., ss.uu., 8 settembre 2016 n. 17757

La neutralità dell'imposizione armonizzata sul valore aggiunto comporta che, pur in mancanza di dichiarazione annuale, l'eccedenza d'imposta – risultante da dichiarazioni periodiche e regolari versamenti per un anno e dedotta entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto – sia riconosciuta dal giudice tributario se siano stati rispettati dal contribuente tutti i requisiti sostanziali per la detrazione; pertanto, in tal caso, il diritto di detrazione non può essere negato nel giudizio d'impugnazione della cartella emessa dal fisco a seguito di controllo formale automatizzato, laddove, pur non avendo il contribuente presentato la dichiarazione annuale per il periodo di maturazione, sia dimostrato in concreto – ovvero non controverso – che si tratti di acquisti fatti da un soggetto passivo d'imposta, assoggettati a IVA e finalizzati a operazioni imponibili.

OMESSA DICHIARAZIONE - IVA

Cass. civ., ss.uu., 8 settembre 2016 n. 17758

In fattispecie di omessa presentazione della dichiarazione annuale IVA, è consentita l'iscrizione a ruolo dell'imposta detratta e la consequenziale emissione di cartella di pagamento, ben potendo il fisco operare, con procedure automatizzate, un controllo formale che non tocchi la posizione sostanziale della parte contribuente e sia scevro da profili valutativi e/o estimativi e da atti d'indagine diversi da mero raffronto con dati ed elementi in possesso dell'anagrafe tributaria, ai sensi degli articoli 54-bis e 60 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (fatta salva, nel successivo giudizio d'impugnazione della cartella, l'eventuale dimostrazione a cura del contribuente che la deduzione d'imposta, eseguita entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto, riguardi acquisti fatti da un soggetto passivo d'imposta, assoggettati a IVA e finalizzati a operazioni imponibili).

MISURE CAUTELARI - IPOTECA

Cass. civ., sez. trib., 9 settembre 2016, n. 17838

In tema della riscossione coattiva delle imposte, l'Amministrazione finanziaria, prima di iscrivere ipoteca su beni immobili ai sensi dell'art. 77, d.P.R. n. 602/1973, deve comunicare al contribuente che procederà alla suddetta iscrizione, concedendo al medesimo un termine – che può essere determinato – in coerenza con analoghe normative […] in trenta giorni – per presentare osservazioni o effettuare il pagamento, dovendosi ritenere che l'omessa attivazione di tale contraddittorio endoprocedimentale comporti la nullità dell'iscrizione ipotecaria.

PROCESSO TELEMATICO - PEC

Cass. civ., sez. VI-T, 12 settembre 2016, n. 17941

In tema di contenzioso tributario, la notifica della sentenza effettuata a mezzo PEC dal difensore del contribuente, munito dell'autorizzazione del Consiglio dell'Ordine di appartenenza, all'Amministrazione finanziaria, in data 5 dicembre 2014, è inesistente e insuscettibile di sanatoria, per cui non è idonea a far decorrere il termine breve per l'impugnazione, atteso che, ai sensi dell'art. 16-bis, comma 3, del D.Lgs. n. 546/1992, che richiama il D.M. 23 dicembre 2013, n. 163, le notifiche tramite PEC degli atti del processo tributario sono previste in via sperimentale solo a decorrere dal 1° dicembre 2015 ed esclusivamente dinanzi alle commissioni tributarie della Toscana e dell'Umbria, come precisato dall'art. 16 del D.M. 4 agosto 2015.

COMUNICAZIONI E NOTIFICHE

Cass. civ., sez. trib., 14 settembre 2016, n. 18001

Vanno rimessi gli atti al Primo Presidente, stante l'interesse generale ad un'univoca soluzione interpretativa, affinchè valuti l'opportunità di far decidere alla Sezioni Unite la controversa questione della ammissibilità del ricorso o dell'appello privo di ricevuta di spedizione e la controversa questione della rilevanza, ai fini della costituzione in giudizio, del ricorrente o appellante, della data di spedizione postale del ricorso e non da quella della sua ricezione da parte del destinatario.

AGEVOLAZIONI - PRIMA CASA

Cass. civ., ss.uu., 22 settembre 2016 n. 18574

Alla luce degli art. 53, 23, 81 Cost. e del principio di stretta interpretazione della disciplina derogatoria, così come la tassazione non può investire oggetti o soggetti non espressamente emergenti dal testo normativo, le norme agevolative non sono suscettibili di integrazione ermeneutica. Pertanto in assenza di un dato normativo espresso, l'art. 11, L. n. 289/2002 non consente di fruire della proroga di due anni del termine di accertamento per la revoca del beneficio dell'IVA agevolata al 4%.

IMPUGNAZIONE - CONDONO

Cass. civ., sez. trib., 21 settembre 2016, n. 18445

Il presupposto della lite pendente ricorre in presenza dell'iniziativa giudiziaria del contribuente […] che sia potenzialmente idonea ad aprire il sindacato sul provvedimento impositivo, indipendentemente dal preventivo riscontro della ritualità e della fondatezza del ricorso che vi ha dato vita. La formale pendenza della lite non osta al diniego dell'istanza di condono allorquando il contribuente […] abbia fatto uso abusivo del processo, impugnando l'atto impositivo molto oltre la scadenza del termine previsto dalla legge, senza nulla argomentare in ordine alla perdurante ammissibilità dell'impugnazione, nonostante il tempo trascorso, al solo scopo di precostituirsi una lite pendente per accedere al condono.

CREDITO D'IMPOSTA - IMPOSTA IPOTECARIA-CATASTALE

Cass. civ., sez. trib., 28 settembre 2016, n. 19102

In tema di contributi concessi sotto forma di credito d'imposta dall'art. 8 della L. 23 dicembre 2000, n. 388, per i nuovi investimenti nelle aree svantaggiate del Paese, l'inosservanza del termine di cui all'art. 62, comma 1, lett. a), della L. n. 289/2002, entro cui i soggetti che hanno conseguito il diritto al contributo devono comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati occorrenti per la ricognizione degli investimenti realizzati, comporta la decadenza del beneficio.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.