Certezza ed attualità per la legittimità delle compensazioni
21 Marzo 2017
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6933/2017, ha statuito in tema di doppia imposizione, ricordando che il divieto della duplicazione scatta al momento della concreta liquidazione della seconda imposta e solo nel caso in cui l'Amministrazione ritenga di aver diritto di ricevere il doppio pagamento; tra i vari requisiti conta molto l'attualità.
Nel caso di specie la società ricorrente lamentava la violazione degli artt. 109 e 110 del d.P.R. n. 917/1986 nella parte in cui il giudice di secondo grado non aveva considerato la duplicazione dell'imposta e conseguentemente omesso la compensazione del debito emergente.
La Cassazione nella sua disamina ha ritenuto le pretese del ricorrente inammissibili: la pretesa di compensazione presuppone la certezza del credito IRES indicato dalla società come mancante. È quindi onere del contribuente (il quale invoca il riconoscimento di un credito d'imposta) l'onere di provare i fatti costitutivi; i Giudici spiegano che il credito fiscale non nasce dalla mera esposizione della pretesa in dichiarazione ma dal meccanismo fisiologico di applicazione del tributo.
Inoltre la pretesa del credito oltre che certa dev'essere attuale, cosa che nel caso specifico non avviene.
Alla luce di queste considerazioni i Giudici della Suprema Corte ritengono ineludibile la compensazione richiesta dal ricorrente rigettando il ricorso. |