Le spese legali aziendali non possono essere dedotte
21 Marzo 2017
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6185 del 10 marzo 2017, ricorda che le spese legali non sono un costo deducibile per l'azienda. Accoglie così il ricorso proposto dall'Agenzia delle Entrate avverso la decisione della CTR, la quale aveva ritenuto che le spese legali sostenute dalla contribuente, per la difesa di alcuni dipendenti dell'impresa querelati da altri dipendenti in alcuni procedimenti penali riguardanti vertenze sorte nell'ambito del rapporto di lavoro, potessero essere assimilate alle spese finalizzate a garantire la sicurezza e la salute degli ambienti di lavoro. Dalla sentenza di appello è emerso che i costi della difesa penale dei propri dipendenti sottoposti ad indagine penale possano ritenersi “inerenti e conseguenti, seppur in senso generico, allo svolgimento dell'attività, in quanto è ovvio che l'azienda ha inteso tutelare i propri interessi e la propria posizione tanto sul piano patrimoniale che sul piano morale e sociale”.
Di fatto, la contribuente ha agito per un proprio interesse, inerenza che secondo i Giudici non è sufficiente a giustificare la deduzione della spesa presa in oggetto, in assenza di qualsiasi correlazione tra la spesa stessa ed “un'attività potenzialmente idonea” a produrre utili, secondo la nozione di inerenza (Cass. civ., 27 febbraio 2015, n. 4041; Cass. civ., 21 gennaio 2009, n. 1465).
Inoltre, è stato precisato che la deduzione delle spese di difesa viene negata dalla giurisprudenza anche nel caso in cui il rimborso riguardi spese sostenute dal “legale rappresentante imputato in un procedimento penale, a nulla rilevando che il capo d'imputazione concernesse fatti compiuti nello svolgimento dell'incarico” (Cass. civ., 14 dicembre 2012, n. 23089). |