Calo del 9,2% per le liti fiscali: dal MEF l'analisi
21 Dicembre 2016
Continua la flessione delle controversie tributarie: lo dimostrano i dati diffusi dal MEF, che testimoniano come tra luglio e settembre 2016 le liti fiscali pendenti siano calate del 9,2% rispetto all'anno scorso. Per la prima volta, si scende sotto la soglia delle 500.000 unità in giacenza. La flessione delle liti tributarie era iniziata nel 2012. I dati diffusi ieri dimostrano che le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio sono state 43.660, con una lieve riduzione dei nuovi contenziosi (-0,98% pari a -432 ricorsi in meno rispetto al 2015). Le controversie definite sono state 52.777, con una riduzione delle decisioni del 5,61% (pari a -3.139 ricorsi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso).
Anche le nuove controversie presso le CTP sono in calo, sebbene meno vistoso: sono risultate pari a 31.091 con un lieve calo dello 0,94%. I ricorsi definiti, pari a 42.476, evidenziano invece una riduzione del 6,75%.
Analogo il caso delle controversie presso le CTR: sono state 12.569, ed hanno registrato nel complesso un calo dell'1,09%. Il numero degli appelli definiti, pari a 10.301, è sostanzialmente immutato rispetto al volume prodotto nello stesso periodo del 2015 (-0,60%).
Interessante è la percentuale dei giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore o al contribuente: presso le CTP, nel primo caso è stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 1.743,74 milioni di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 917,90 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 712,61 milioni di euro.
Per le CTR, invece, la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore è stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 679,44 milioni di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 569,15 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l'9%, per un valore complessivo di 197,71 milioni di euro. |