Sempre dovuta l'IRAP per società e soggetti passivi d'imposta

La Redazione
22 Luglio 2016

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 14869/2016, ha chiarito che l'IRAP è sempre dovuta dalle società e dagli enti che siano soggetti passivi dell'imposta.

L'IRAP è dovuta sempre quando l'attività è esercitata da società e soggetti passivi di imposta. La Cassazione ritorna spesso su questo punto, affermando come l'assoggettamento all'imposta sia effettuato, in tal caso, senza accertamenti in merito all'autonoma organizzazione. Si veda, ad esempio, una recente ordinanza della Suprema Corte, nella quale l'Agenzia delle Entrate ricorreva contro uno studio legale associato che aveva ottenuto ragione in secondo grado, avendo esso impugnato il silenzio-rifiuto opposto ad un'istanza di rimborso dell'IRAP. Per la CTR non sussistevano i presupposti per la sussistenza della pretesa impositiva.

Presupposto dell'imposta regionale sulle attività produttive – ha sottolineato la Suprema Corte, nell'ordinanza del 20 luglio 2016, n. 14869 è l'esercizio abituale di un'attività autonomamente organizzata diretta alla produzione di scambi e servizi; ma quando l'attività è esercitata dalle società e dagli enti che siano soggetti passivi dell'imposta a norma dell'art. 3 del D.Lgs. 15 dicembre 1977, n. 446 – comprese quindi le società semplici e le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e di professioni – essa, in quanto esercitata da tali soggetti, strutturalmente organizzati per la forma nella quale l'attività è svolta, costituisce ex lege in ogni caso presupposto di imposta, dovendosi perciò escludere la necessità di ogni accertamento in ordine alla sussistenza dell'autonoma organizzazione”. La Corte ha pertanto accolto il ricorso delle Entrate, cassando la sentenza di appello.

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