Abitazione secondaria e presunzione legale di maggior reddito

La Redazione
22 Dicembre 2015

Ai fini dell'accertamento sintetico fondato su presunzioni (art. 38, co. 5, D.P.R. 600/73) ovvero da redditometro (art. 38, co. 4), la disponibilità di beni indici di capacità contributiva rappresenta una presunzione di redditi da qualificarsi come “legale” ai sensi dell'art. 2728 c.c.

Ai fini dell'accertamento sintetico fondato su presunzioni (art. 38, co. 5, D.P.R. 600/73) ovvero da redditometro (art. 38, co. 4), la disponibilità di beni indici di capacità contributiva rappresenta una presunzione di redditi da qualificarsi come “legale” ai sensi dell'art. 2728 c.c. (cfr. Cass. civ. 9549/11, 12187/09 e 2657/07).

Nel caso di specie (ove si esclude – per l'annualità sottoposta ad accertamento – l'estensibilità delle disposizioni di cui al D.L. 78/2010) si rileva che la disponibilità in capo al contribuente di un bene indice quale l'abitazione secondaria integra una presunzione di capacità reddituale da qualificare come legale nel senso predetto: il giudice tributario non potrà disconoscere simile valore, ma solo valutare la prova contraria che il contribuente offra in ordine alla provenienza non reddituale delle somme necessarie a mantenere il possesso dell'immobile.

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