IRAP: i compensi erogati a terzi non contano ai fini dell’imposizione fiscale
23 Gennaio 2017
IRAP: i compensi erogati a terzi, tanto più se in ambito estraneo a quello lavorativo del professionista, non contano ai fini dell'imposizione fiscale. Lo ribadiscono i Giudici della Cassazione con l'ordinanza del 20 gennaio 2017, n. 1476. I Giudici sono intervenuti bocciando il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, che aveva impugnato la sentenza di CTR favorevole ad un contribuente; secondo i Giudici territoriali, nel caso in esame, era irrilevante il requisito dell'autonoma organizzazione, osservando l'irrilevanza dei compensi erogati a terzi.
L'Agenzia delle Entrate è ricorsa in Cassazione asserendo che i compensi – pagamenti per indagini geofisiche, geotermiche e per consulenze fiscali – rilevassero poiché il professionista si era costantemente avvalso di lavoro altrui. E tuttavia la Corte, riconducendosi alla linea tracciata con la sentenza delle Sezioni Unite n. 9451/2016, ha affermato che il requisito dell'autonoma organizzazione sussiste solo quando il contribuente sia responsabile dell'organizzazione e non sia inserito in strutture organizzate e che si avvalga di lavoro altrui, in modo non occasionale, tanto da superare la soglia di un collaboratore.
“Alla luce di tale principio – hanno scritto i Giudici nell'ordinanza in commento – la motivazione adottata dal Giudice di appello (il quale ha ritenuto insussistente il requisito dell'autonoma organizzazione rilevando, tra l'altro, l'irrilevanza dei compensi erogati a terzi trattandosi di attività estranea a quella esercitata dal professionista) è esente da censura”. |