Legittima la cartella all'erede durante la procedura di liquidazione

La Redazione
24 Gennaio 2017

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1698/2017, ha statuito che la cartella può essere notificata all'erede per i debiti di un parente defunto anche durante la procedura di liquidazione dell'eredità con beneficio di inventario.

La cartella può essere notificata all'erede per i debiti di un parente defunto anche durante la procedura di liquidazione dell'eredità con beneficio di inventario. Lo dicono i Giudici della Corte di Cassazione con la sentenza depositata ieri, 23 gennaio 2017, n. 1698. I Giudici hanno giudicato il caso di un erede che aveva accettato l'eredità del de cuius con beneficio di inventario, e al quale l'INPS aveva notificato una cartella per i debiti del parente scomparso.

Il ricorso del contribuente presso la Corte di Cassazione non ha però avuto esito positivo. I Supremi Giudici hanno sostenuto che c'è un divieto di promuovere procedure individuali in pendenza della procedura concorsuale di liquidazione dell'eredità beneficiata, ma tale divieto si riferisce (art. 506 c.c.) alle sole procedure esecutive e, pertanto, i creditori possono bene promuovere nei confronti dell'erede le opportune azioni di accertamento.

In pratica, per la Corte “in pendenza della procedura concorsuale di liquidazione dell'eredità beneficata, i creditori del de cuius possono proporre contro l'erede (sia in sede ordinaria che monitoria) azioni di condanna od anche di mero accertamento dell'esistenza ed entità del loro credito, ancorché abbiano presentato la dichiarazione di credito di cui all'art. 498 c.c., stante l'autonomia e quindi la possibilità di coesistenza dei due procedimenti, poiché detta procedura di liquidazione vieta soltanto l'inizio di procedure esecutive individuali e la distribuzione del ricavato delle procedure in corso”.

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