Oggi al Senato il voto finale sul DdL di conversione del Decreto Fiscale

La Redazione
24 Novembre 2016

Quest'oggi si procederà alla votazione del Disegno di legge di conversione del D.L. n. 193/2016. Tra le molte novità, la possibilità di adesione entro il 31 luglio 2017 al rientro dei capitali – voluntary disclosure. Vengono eliminati gli studi di settore, sostituiti con degli “indici sintetici di affidabilità fiscale”.

A partire da questa mattina sono previste le dichiarazioni e la chiamata per il voto finale sul Disegno di legge di conversione del D.L. n. 193/2016, il decreto fiscale collegato con la Legge di Bilancio per il 2017, già approvato dalla Camera. L'esame del testo è stato avviato dall'assemblea nella giornata di ieri: respinte le questioni pregiudiziali di costituzionalità sollevate da alcuni senatori (che hanno evidenziato come le norme del decreto siano eterogenee e prive dei requisiti della necessità e dell'urgenza; che le disposizioni sul rientro dei capitali esportati all'estero contrastino con i principi di ragionevolezza, uguaglianza ed equità; che la trasformazione degli ottomila dipendenti di Equitalia in dipendenti pubblici violi il principio costituzionale di accesso per concorso alla pubblica amministrazione e che le norme sulla definizione agevolata favoriscano le fasce di reddito più elevate, mentre i contribuenti in difficoltà non hanno certezze su facilitazioni e rateizzazioni), il ministro Maria Elena Boschi ha posto la fiducia sull'approvazione dell'articolo unico di conversione del Decreto, senza emendamenti.

Tra le molte novità, la possibilità di adesione entro il 31 luglio 2017 al rientro dei capitali – voluntary disclosure. Vengono quindi eliminati gli studi di settore, sostituiti con degli “indici sintetici di affidabilità fiscale” sui quali, per ora, basti sapere che saranno collegati a diversi livelli di premialità per i contribuenti considerati più affidabili.

Arriva poi un cospicuo pacchetto di semplificazioni di ben 48 commi, che spaziano su diversi argomenti: dall'abolizione della presunzione di evasione per i prelievi bancari per i professionisti fino alla soppressione dell'obbligo dell'F24 telematico per i pagamenti superiori a mille euro per i soggetti non titolari di partita IVA. È inoltre in arrivo una disposizione che delibera la chiusura automatica delle Partite IVA che risultano, dopo un triennio, inattive. È inoltre introdotta la fatturazione obbligatoria per il tax free shopping a partire dal 1° gennaio 2018.

In merito alla rottamazione delle cartelle di Equitalia, viene specificato che alla sanatoria sono ammessi anche i ruoli affidati fino al 31 dicembre 2016; viene inoltre aggiunta una rata alla possibilità di pagamento dilazionato: sarà dunque possibile saldare in cinque rate versando il 70% nel 2017 e il restante nel 2018. Anche le multe ed i tributi dei 4500 Comuni italiani che non riscuotono più con Equitalia si potranno “rottamare”.

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