Split payment: approda in G.U. il Decreto MEF

La Redazione
25 Luglio 2017

Il Decreto del Ministro dell'Economia del 13 luglio 2017 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale prevede che lo split payment si applica alle pubbliche amministrazioni «destinatarie delle norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria di cui all'art. 1, commi da 209 a 214, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244»

Lo split payment si applica alle pubbliche amministrazioni «destinatarie delle norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria di cui all'art. 1, commi da 209 a 214, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244». Così prevede il Decreto del Ministro dell'Economia del 13 luglio 2017 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n. 171 del 24 luglio 2017).

Il nuovo provvedimento attua la riforma recata dalla manovra correttiva e tesa a estendere, con effetto dal 1° luglio scorso, il meccanismo di scissione dei pagamenti ai professionisti e alle pubbliche amministrazioni sino ad allora escluse. In particolare, le nuove disposizioni, intervengono per sostituire il criterio di individuazione delle pubbliche amministrazioni destinatarie dello split payment: a tal fine non si guarda più, come stabilito precedentemente, all'elenco delle Pa inserite nel Conto economico consolidato, pubblicato dall'ISTAT, bensì il meccanismo di scissione si applica a tutte le amministrazioni con le quali vige l'obbligo della fatturazione elettronica.

La novità è efficace a decorrere dalle fatture per le quali l'esigibilità si verifica a partire da oggi, giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del Decreto in commento. Sono fatti salvi i comportamenti dei soggetti che hanno già applicato la nuova disciplina alle fatture per le quali l'esigibilità si è verificata dal 1° luglio 2017 sino a ieri, data di pubblicazione del decreto.

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