Le Agenzie fiscali si fanno il lifting: approvata la loro riorganizzazione

La Redazione
25 Settembre 2015

Nel Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri viene definita la riduzione di almeno il 10% del rapporto tra personale dirigenziale e personale non dirigente delle Agenzie Fiscali.

Una riorganizzazione che taglia le spese e il personale. Le nuove Agenzie fiscali, come uscite dal Decreto Legislativo n. 181-bis, approvato martedì dal Consiglio dei Ministri, dovranno costare meno e rendere di più. Il decreto è assolutamente esile: un solo articolo, in quanto l'art. 2 è confluito nell'art. 4-bis del D.L. 19 giugno 2015, n. 78.

Viene prevista una minore invasività dei controlli: le Agenzie dovranno infatti seguire il principio del controllo amministrativo unico. Anche le convenzioni tra Ministero e Agenzie vengono riviste, in relazione alla nuova strategia di controllo fiscale e agli obiettivi di maggiore efficienza: le nuove norme, che prenderanno il via dal 1° gennaio 2016, conterranno l'indicazione degli indicatori della produttività, qualità e tempestività dell'attività svolta nelle singole aree di operatività.

In tema di riduzione di costi, il comma 8 dell'art. 1 prevede che le Agenzie fiscali debbano ridurre di non meno del 10 per cento il rapporto tra personale dirigenziale di livello non generale e personale non dirigente, per ridimensionare anche le posizioni dirigenziali. I fondi per il trattamento accessorio del personale dirigente di prima e seconda categoria, alla luce del ridimensionamento operato, verranno ridotti in proporzione ai posti dirigenziali soppressi. Nel decreto approvato, inoltre, non viene accolto il parere espresso dalla Sesta Commissione del Senato, in merito alla possibilità di istituire posizioni organizzative non dirigenziali, al fine di garantire l'operatività delle Agenzie.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.