Non è soggetto ad IRAP il medico intramoenia
27 Giugno 2017
Il medico ospedaliero, libero professionista intramoenia, non è tenuto al pagamento dell'IRAP in prima persona, in quanto il contributo è competenza dell'azienda sanitaria. Lo hanno ricordato i Giudici della Corte di Cassazione con l'ordinanza del 26 giugno 2017, n. 15898.
Il contribuente aveva impugnato il silenzio-rifiuto opposto all'istanza di rimborso dell'IRAP, versata dal 2005 al 2008. La CTR aveva riformato la decisione di primo grado favorevole al contribuente, dichiarando il ricorso inammissibile in quanto l'attività libero-professionale intramuraria «era attività sanitaria svolta dalle aziende sanitarie locali per cui oggetto passivo era l'Asl e non il medico operante in regime intramoenia».
«Il medico, in relazione all'attività di libero professionista svolta in regime intra moenia – si legge nell'ordinanza di Cassazione – rientrante comunque nello schema generale della subordinazione, risulta estraneo al rapporto tributario, in ordine all'IRAP, rapporto riguardante esclusivamente l'Azienda Sanitaria e l'Amministrazione finanziaria, cosicché tra medico ed Asl non è neppure configurabile un rapporto sostituto/sostituto d'imposta, ai fini di legittimare il primo ad attivarsi per l'esercizio del diritto al rimborso direttamente nei confronti dell'Amministrazione finanziaria». Affermando ciò, la Suprema Corte si è richiamata a recenti sentenze (n. 199/2016; n. 23333/2016) che hanno affrontato l'argomento, affermando che l'onere esclusivo dell'IRAP è a carico dell'azienda. |