Beneficio prima casa: conteggio anche per i vani non abitabili ma utilizzabili

Ai fini della spettanza del beneficio prima casa, bisogna osservare nel conteggio della superficie utile anche gli ambienti considerati non abitabili – come le cantine – se invece godono della caratteristica dell'utilizzabilità. Lo hanno ricordato i giudici della Suprema Corte con la sentenza del 24 giugno 2016 n. 13146.

La vicenda finita davanti alla Cassazione riguardava l'applicazione del beneficio fiscale in merito ad un'abitazione che aveva, secondo il Fisco, una superficie utile complessiva superiore ai 240 metri quadri, tale da farla decadere dall'agevolazione prima casa. Secondo la CTR, però, andava presa in considerazione il solo piano terreno e non le cantine, in quanto prive del requisito dell'abitabilità.

L'Agenzia delle Entrate aveva censurato la sentenza della CTR proprio perché i Giudici di secondo grado avevano ritenuto che ai fini della determinazione del carattere di lusso dell'abitazione non potessero essere considerate le superfici delle cantine. La Cassazione ha quindi affermato, ancora una volta, che la questione sia da osservare non sotto il punto di vista della superficie utile complessiva, ma sotto quello dell'utilizzabilità: “l'abitabilità dei vani – scrivono i Giudici – non è questione incidente sul computo della «superficie utile complessiva» in base alla quale devesi stabilire se un'abitazione sia o no di lusso ai sensi dell'art. 6 D.M, del 1969, essendo unicamente rilevante che i vani la cui superficie deve essere computata siano «utilizzabili»”.