Ok di Palazzo Madama a fatturazione elettronica e abuso del diritto

La Redazione
30 Luglio 2015

La lunga marcia di avvicinamento dei provvedimenti attuativi della cd. Delega fiscale parrebbe vicina a conclusione. Dopo l'approvazione in via preliminare da parte del Consiglio dei Ministri nella riunione del 17 luglio scorso, è arrivato, nella giornata di ieri, il parere favorevole anche dalla Commissione Bilancio del Senato.

La lunga marcia di avvicinamento di alcuni tra i più attesi provvedimenti attuativi della cd. Delega fiscale (fatturazione elettronica e certezza del diritto), parrebbe vicina a conclusione. È, infatti, di ieri il parere favorevole anche della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.

Giova ricordare che i relativi schemi erano stati approvati in secondo esame preliminare dal Consiglio dei Ministri nella riunione dello scorso 17 luglio e assegnati alle Commissioni competenti del Senato qualche giorno dopo, in attuazione dell'art. 1, Legge n. 23/2014.

Nel dettaglio, le osservazioni accolte da Palazzo Chigi sulle quali è stato formulato il parere, riguardano la possibilità per il contribuente di presentare un'istanza di interpello all'Amministrazione finanziaria in ordine alla configurabilità della fattispecie di abuso del diritto, mentre viene introdotta ex novo nella nuova versione, la possibilità per i soggetti che aderiscono alla voluntary disclosure di beneficiare della non punibilità in relazione a maggiori imponibili, imposte e ritenute correlate alle attività dichiarate nell'ambito della procedura di collaborazione volontaria per i quali è scaduto il termine per l'accertamento.

In materia di fatturazione elettronica, c'è il via libera alla predisposizione, da parte delle Entrate, di un servizio gratuito per la conservazione delle fatture emesse in formato digitale, oltre che per la generazione e trasmissione delle stesse.

La Commissione - ha fatto sapere il Presidente Mauro Maria Marino - prosegue in collaborazione col Governo l'attuazione della Delega fiscale, con grande attenzione anche ad altri aspetti fiscali. Con la revisione dell'abuso del diritto sono state, infatti, superate le ultime questioni relative al rientro dei capitali: adesso la parola passa ai contribuenti, che possono operare in un quadro di certezza giuridica”.

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