L’avviso bonario è sempre necessario
16 Luglio 2015
L'avviso bonario s'ha da fare. Sempre, indipendentemente dall'incertezza della dichiarazione. Lo hanno ribadito i Giudici della Cassazione, nell'ordinanza depositata il 13 luglio 2015, n. 14544. La Suprema Corte ha infatti rigettato il ricorso dell'Agenzia delle Entrate contro un contribuente. L'ente di via Cristoforo Colombo lamentava la precedente sentenza di appello, la quale aveva annullato la cartella di pagamento emessa per IRPEF relativa a redditi soggetti a tassazione separata, precedentemente impugnata dal contribuente. I Giudici di appello avevano infatti ritenuto decisivo il mancato invio al contribuente dell'avviso bonario di pagamento. L'Agenzia ribatteva, nel suo ricorso, che la comunicazione o invito bonario anche in tema di redditi soggetti a tassazione separata era dovuta solo in presenza di incertezze di aspetti rilevanti della dichiarazione. Non di questo avviso la Cassazione. I Giudici del Palazzaccio hanno infatti affermato che per quanto concerne la riscossione delle imposte, l'Agenzia delle Entrate ha l'obbligo di comunicare al contribuente l'esito dell'attività di liquidazione (ai sensi dell'art. 36 bis del D.P.R. del 29 settembre 1973, n. 600) relativamente ai redditi soggetti a tassazione separata, e “l'omissione di tale comunicazione determina la nullità del provvedimento di iscrizione a ruolo, indipendentemente dalla ricorrenza, o meno, di incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione”. Ne è conseguito, pertanto, il rigetto del ricorso avanzato dall'Ufficio. |