Separazione fittizia, immobile sequestrato

La Redazione
09 Luglio 2015

Con la sentenza n. 28770/2015, la Corte di Cassazione esamina il caso di due ex coniugi ai quali era stato confiscato un immobile, divenuto di proprietà di lei. L'indagato manteneva la disponibilità dell'appartamento, e la confisca è stata confermata.

Se risulta fittizio il trasferimento del bene da parte dell'ex marito, l'immobile di proprietà dell'ex moglie finisce sotto sequestro. Lo afferma la Cassazione, con la sentenza depositata il 7 luglio 2015, n. 28770.

La vicenda in breve: il Tribunale del riesame aveva già rigettato il ricorso presentato da due ex coniugi sulla confisca per equivalente di un immobile; ad entrambi erano contestate plurime condotte di bancarotta fraudolenta, e solo all'uomo era contestato anche l'omesso versamento di ritenute e di IVA. L'immobile al centro della questione era divenuto di proprietà della donna in seguito alla separazione. Il ricorso della donna era stato dichiarato inammissibile, in quanto estraneo al reato fiscale contestato all'ex marito. La donna dunque poteva dirsi interessata alla restituzione dell'immobile, ma come soggetto terzo.

Per i Giudici della Cassazione, che hanno dichiarato inammissibile il ricorso della contribuente, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è stato disposto non perché ella sia stata ritenuta partecipe delle violazioni contestate all'ex marito, quanto piuttosto perché si è dedotto che questi ne abbia mantenuto l'effettiva disponibilità, tanto da far risultare fittizia l'intestazione alla donna. Spiegano infatti gli Ermellini: “Il vincolo è stato disposto su un bene che si assume nella effettiva disponibilità [dell'ex marito] e quindi “come se” l'intestazione dello stesso alla [ex moglie] risultasse una mera, fittizia apparenza operata nei confronti di un soggetto terzo”.

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