Conciliazione anche in Appello
29 Giugno 2015
La conciliazione viene estesa anche al secondo grado di giudizio. Un modo per dare una bella sforbiciata ai tempi del giudizio tributario, le cui lungaggini sono diventate ormai proverbiali. Tale novità è una delle più considerevoli inserite all'interno del Decreto Legislativo approvato venerdì, 26 giugno, dal Consiglio dei Ministri. Per ridurre il contenzioso tributario, è previsto il potenziamento della mediazione, che attualmente riguarda solo gli atti posti in essere dall'Agenzia delle Entrate con valore non superiore ai 20.000 euro: con l'approvazione del decreto, il reclamo finalizzato alla mediazione viene esteso a tutte le controversie, a prescindere dall'ente impositore. L'istituto dell'interpello subirà non poche modifiche. Cinque saranno le modalità di interpello previste: ordinario, qualificatorio, probatorio, anti abuso, disapplicativo, presentabili dai contribuenti anche non residenti, dai sostituti di imposta e dai responsabili d'impresa. Punto importante, è prevista la riduzione dei tempi di risposta da parte dell'Amministrazione per gli interpelli ordinari, che passeranno dagli attuali 120 a 90 giorni; stesso limite di tempo è stabilito per gli interpelli qualificatori, mentre per le altre tre categorie il termine di tempo previsto è di 120 giorni. Inoltre, sarà in vigore la regola del silenzio-assenso, per cui qualora una risposta non pervenga entro il termine previsto diventa valida la soluzione prospettata dal contribuente. L'interpello necessiterà di una risposta scritta e motivata, e vincolerà l'Amministrazione a rispondere esclusivamente alla questione trattata. |