La collaborazione volontaria sotto la lente di FNC e ODCEC Milano

Dalla giornata di ieri l'Ordine di Milano e la FNC hanno reso disponibile un documento di studio con il quale chiariscono i punti cardine della disciplina relativa alla collaborazione volontaria per permettere l'avvio di una nuova fase di compliance fiscale in Italia.

Il documento parte dalla definizione delle posizioni fiscali pregresse per le violazioni in materia di monitoraggio valutario e per le infedeltà dichiarative, nel rispetto dei principi di spontaneità, completezza e veridicità propri della Voluntary disclosure.

Nello specifico, lo studio propone:

• l'eliminazione di qualsiasi meccanismo presuntivo finalizzato a considerare i prelievi quali redditi;
• l'illustrazione di alcune assunzioni per lo svolgimento dei calcoli con il metodo analitico;
• l'inquadramento fiscale dei soggetti c.d. “esterovestiti”;
• la semplificazione per la gestione delle procedure per i delegati.

L'auspicio, si legge nel documento, è che si proceda a un attento esame di altre importanti questioni, come il tema dei criteri residuali in assenza di informazioni per i conteggi analitici, la considerazione delle imposte pagate all'estero e un trattamento appropriato per i redditi assoggettati ad euro ritenuta.

Diverse, tra le altre, le tematiche oggetto di riflessione e analisi:

• i prelievi, alla luce dell'applicabilità delle norme presuntive nell'ambito della procedura di giustificazione dei prelievi esteri;
• la disponibilità delle cassette di sicurezza;
• l'emersione degli immobili situati in Stati o territori black-list con accordo e emersione degli immobili situati in Stati white-list.