Falso in bilancio, da quando decorrono le nuove norme
16 Giugno 2015
Le nuove disposizioni e, dunque, le pene più severe, in materia di falso in bilancio si applicheranno esclusivamente ai fatti commessi a partire dal 14 giugno 2015. Per tutti gli altri, antecedenti a tale data, troveranno applicazione le vecchie disposizioni e, dunque, le pene meno severe. Salvo alcune “possibili eccezioni”. Ad esaminare la nuova disciplina del falso in bilancio, introdotta dalla Legge Anticorruzione (Legge n. 69/2015) entrata in vigore lo scorso 14 giugno, è stata anche la Fondazione Nazionale dei Commercialisti. In un Contributo redatto da Annalisa De Vivo e Marianna Gallucci, diffuso ieri, tra i vari aspetti della nuova disciplina, è stato approfondito anche l'esatto momento di commissione del reato ai fini della decorrenza delle nuove norme.
Quando viene consumato il reato (tempus commissi delicti) Secondo il nostro ordinamento il reato si considera commesso istantaneamente nel momento in cui avviene la comunicazione delle false o omesse informazioni ai soci e al pubblico. Come evidenziato nel contributo, però, sull'esatta individuazione di tale “momento”, esistono opinioni diverse:
Le eccezioni in cui la nuova disciplina è più favorevole della previgente Il contributo individua le (poche) nuove misure volte ad attenuare la pretesa punitiva:
In tutti questi casi, per la Fondazione “la nuova disciplina potrebbe risultare, all'esito di un giudizio (in concreto) da effettuarsi caso per caso, più favorevole al reo e, dunque, essere applicata … retroattivamente, salvo il limite del giudicato”. |