Distributori di carburante, nuovi strumenti per i controlli

La Redazione
04 Giugno 2015

L'Agenzia delle Dogane con la Circolare n. 5/D di ieri si dota dei cosiddetti “doppi decalitri” per le verifiche dei distributori di carburante finalizzate ad accertare i totalizzatori della quantità erogata. Le risultanze dei nuovi strumenti di controllo saranno utili anche alle Camere di Commercio ai fini metrologici.

Stretta sugli impianti di distribuzione di carburante. I controlli sulle quantità erogate si fanno sempre più precisi, andando ad accertare con maggiore efficacia il corretto funzionamento dei totalizzatori azzerabili e non azzerabili ovvero degli strumenti utilizzati nella quantificazione della principale voce di scarico nelle contabilità degli impianti. Il tutto grazie ai nuovi serbatoi campione da 20 litri (i cosiddetti “doppi decalitri”), che verranno presto utilizzati durante le verifiche a campione sulle pistole erogatrici. E non è tutto. I nuovi test sono predisposti anche per un'esigenza di razionalizzazione delle attività di controllo svolte dalle varie Amministrazioni: le risultanze ottenute andranno, infatti, successivamente trasmesse alle Camere di Commercio che potranno utilizzarle per i controlli sul corretto funzionamento degli strumenti di misura a fini di metrologia legale.

In altre parole, verrà blindata oltre la quantità di carburante erogato anche la correttezza della relativa misura.

Verifica del rispetto degli errori massimi tollerati

Il test è svolto mediante due distinte erogazioni di 20,00 litri (come registrati dalla testata dell'erogatore), alla portata massima e minima del sistema di misura. Nell'apposita scala graduata del doppio decalitro viene segnalato l'errore riscontrato, che verrà confrontato con l'errore massimo tollerato per il sistema di misura che si ricorda essere:

  • per i sistemi di misura approvati secondo la normativa nazionale, +2 per mille e -3 per mille (corrispondenti, nella prova con il doppio decalitro, a + 4 cl e a – 6 cl);
  • per i sistemi di misura MID, +/- 5 per mille (corrispondenti, a +/- 10 cl).

Come precisato nella Circolare, la verifica è regolare quando l'errore riscontrato è uguale o inferiore ai limiti sopra specificati, viceversa, in caso di superamento dei medesimi, l'Ufficio trasmetterà copia del verbale di verifica alla competente Camera di commercio per i successivi adempimenti di competenza.

Qualora l'errore riscontrato superi il 50% di quello ammesso nei distributori MID (+/- 7,5 per mille, corrispondenti a +/- 15 cl) e il doppio di quello ammesso per i distributori nazionali (+4 per mille e – 6 per mille, corrispondenti a + 8 cl e a – 12 cl), l'Ufficio, altresì, inibisce l'utilizzo della pistola che presenta i predetti scostamenti, tramite apposizione di suggelli fiscali. Anche in questi casi verrà trasmesso il verbale alla Camera di commercio.

Verifica del corretto funzionamento dei totalizzatori non azzerabili

All'inizio e al termine dell'erogazione di 20 litri del test anzidetto, l'Ufficio legge il valore iniziale e finale del totalizzatore non azzerabile. A tal proposito, tenuto conto degli errori consentiti e dei decimali già eventualmente contabilizzati dal sistema, ma non evidenziati dal totalizzatore (che spesso non segna i decimali), l'esito della verifica può essere ritenuto regolare quando quest'ultimo valore è aumentato rispetto a quello iniziale, o di 19 o di 20 o di 21 unità, benché naturalmente l'insieme delle verifiche dovrebbe evidenziare prevalentemente e mediamente aumenti nell'ordine di 20 unità. Se non si verifica tale circostanza, l'Ufficio inibisce l'utilizzo della pistola connessa al totalizzatore non funzionante tramite l'apposizione di suggelli fiscali e trasmette copia del verbale di verifica alla competente Camera di commercio.

Con la Circolare, le Dogane precisano altresì che il prodotto erogato durante le prove è reintrodotto nel rispettivo serbatoio di provenienza, mentre l'avanzamento dei totalizzatori non azzerabili è contabilizzato come “scatti a vuoto” nei registri di carico e scarico dell'impianto.

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