Compensazioni indebite e frodi contributive, alleanza tra Entrate e INPS

La Redazione
27 Maggio 2015

I due enti hanno stretto un accordo collaborativo per contrastare il fenomeno delle false compensazioni. Sarà istituito un tavolo tecnico bilaterale al quale prenderanno parte sia i funzionari dell'INPS che delle Entrate.

Giro di vite contro compensazioni fraudolente tra crediti e debiti nei confronti di Erario e INPS: con un protocollo d'intesa, Entrate e Inps hanno stretto un accordo collaborativo, con scambio di informazioni e dati. L'accordo prevede un tavolo tecnico bilaterale di coordinamento, al quale siederanno funzionari dell'INPS e delle Entrate; saranno poi definiti gruppi di lavoro regionali con il compito di avere un'azione più efficace sul territorio.

L'Agenzia delle Entrate è impegnata a contrastare in maniera incisiva il fenomeno delle compensazioni di crediti inesistenti – ha detto il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi. "Vista l'insidiosità di queste frodi, le nostre strutture regionali monitorano costantemente le posizioni a rischio, anche con azioni coordinate sul territorio”. La Orlandi ha affermato che il Fisco si è dotato di una procedura ad hoc per il monitoraggio delle compensazioni, che permette di individuare quelle, indebite, connesse al pagamento di somme iscritte a ruolo. “Grazie alla cabina di regia con l'INPS – prosegue la direttrice di via Cristoforo Colombo – che oggi diventa una realtà operativa, metteremo ulteriormente in mora questi comportamenti fraudolenti, condividendo strategie, dati e liste per controlli ancora più efficaci”.

Il recente sospetto è che parte delle richieste di compensazione all'INPS attraverso l'uso di crediti verso l'Erario, aumentate nel 2014 del 60%, possano essere originate dal tentativo di evadere tasse e contributi sociali. “Il protocollo siglato oggi – afferma Tito Boeri, presidente dell'Inps – con l'Agenzia delle Entrate è di fondamentale importanza per sincronizzare le banche dati dei due istituti, rafforzare la collaborazione fra i sistemi della fiscalità e della previdenza e reprimere così il fenomeno delle false compensazioni, soprattutto quelle di natura orizzontale, che giocano sul mancato dialogo fra diverse amministrazioni pubbliche”.

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