Nuova S.r.l. per evitare i debiti con il Fisco? Soci condannati
28 Settembre 2017
Per i soci della S.r.l., sequestro preventivo delle quote in caso di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Lo dicono i giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza depositata il 27 settembre 2017 n. 44451, con la quale la Suprema Corte ha respinto i ricorsi presentati da alcuni contribuenti, indagati per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte in quanto avevano, per sottrarsi ai debiti con l'erario, commesso degli atti simulati. In possesso di una società soffocata dai debiti, avevano fatto nascere una nuova S.r.l, al fine di aggirare il pagamento dei debiti con il Fisco.
La III Sezione Penale ha preventivamente affermato che il ricorso in Cassazione in materia cautelare reale possa essere esaminato nel solo caso di eventuale violazione di legge; hanno quindi ricordato che l'art. 11, D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, punisce con la reclusione da sei mesi a quattro anni colui il quale, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto o di interessi e di sanzioni amministrative, alieni simultaneamente o compia altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni. Nel caso in esame, la finalità fraudolenta dell'operazione era indiscutibile, per i Giudici: già il GIP aveva applicato il sequestro preventivo delle quote dei soci.
Osservando quanto esposto dall'art. 2560 c.c., i giudici, nel condannare i ricorrenti, hanno osservato che «se è vero che l'alienante non è liberato dai debiti, inerenti all'esercizio dell'azienda ceduta anteriori al trasferimento, se non risulta che i creditori vi hanno consentito, è anche vero che ove l'azienda abbia ceduto i propri beni e sia stata posta successivamente in liquidazione (come avvenuto nel caso di specie), tale garanzia rischia di diventare soltanto formale». |