Gli obbiettivi raggiunti in campo fiscale: contrasto e recupero dell'evasione, semplificazione e trasparenza

La Redazione
29 Gennaio 2016

Nel corso dell'incontro di Telefisco, l'intervento della Direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi e il Viceministro dell'Economia, Luigi Casero, hanno evidenziato i risultati dell'anno passato e anticipato alcune delle novità salienti previste per il 2016. Uno dei passaggi focali ha interessato lo spesometro, oltre all'abolizione degli studi di settore per i professionisti ed estensione del favor rei.

Spesometro e incroci di dati sempre più capillare

La Direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi, prevede per il 2016 un recupero dell'evasione ancor più sostanzioso rispetto ai 14,2 miliardi dell'anno appena concluso. Nel corso di Telefisco uno dei passaggi focali ha interessato lo spesometro: evidenzia moltissime anomalie, utili a riscontrare situazioni di tipo frodatorio e deterrente per far desistere da alcuni comportamenti abituali – ad esempio non registrare le fatture – a cui non è arduo risalire.

La strada verrà battuta con ancor più insistenza, eppure il bilancio degli alert è già lusinghiero. Circa le dichiarazioni IVA e 730 precompilato, molti degli interessati alla precompilata hanno potuto allineare i propri dati. Inoltre, si attendono 500mila atti di accertamento per voluntary disclosure.

Multinazionali nel mirino

Uno dei temi affrontati, molto dibattuto a livello mediatico, è quello dei rapporti con la fiscalità di aziende multinazionali. Se con Apple “non c'è stato alcun accordo” (trattandosi tecnicamente di adesione al verbale, ha specificato Rossella Orlandi), Google ha ricevuto dalla Guardia di Finanza un processo verbale di contestazione senza che però vi sia stato ancora alcun incontro: il motore di ricerca avrebbe evaso il fisco italiano per circa 300 milioni di euro.

Professioni, si va verso l'abolizione degli studi di settore

Luigi Casero, Viceministro dell'Economia, ha evidenziato l'esigenza di continuare nel solco delle semplificazioni e del risparmio relativo agli adempimenti fiscali. Un primo intervento significativo dovrebbe riguardare gli studi di settore: i professionisti e gli Ordini da sempre contestano l'attendibilità dello strumento, poiché applicando il principio di cassa nella determinazione del reddito non sempre riescono a intravedere una stretta relazione tra spese sostenute e compensi percepiti.

Sanzioni più favorevoli anche per gli atti già notificati

L'Agenzia delle Entrate ha poi chiarito alcuni tasselli importanti relativi al mosaico della sanzioni amministrative riviste dal D.Lgs. n. 158/2015 in attuazione della Delega Fiscale. Le modifiche più favorevoli, il c.d. favor rei, sono applicabili anche alle violazioni passate e già contestate, a condizione che i relativi atti non abbiano assunto un carattere di definitività.

Per quanto concerne il ravvedimento, infine, risulta precluso soltanto con la comunicazione degli esiti contenente l'indicazione delle somme dovute dal contribuente e non dalla richiesta di documentazione. Fugati così i dubbi in ordine alla riconducibilità della prima comunicazione all'art. 36-ter D.P.R. n. 600/1973 (disciplinante il controllo formale), attributo che avrebbe costituito causa ostativa al ravvedimento.

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