Costi fittizi: onere del contribuente giustificarli

La Redazione
29 Aprile 2016

Qualora una società fatturi costi in maniera distorsiva e quindi tali da creare ulteriori costi da imputare alla società ricorrente, le operazioni fatturate sono da qualificare come "inesistenti".

In tema di illecita allocazione di costi fittizi attraverso strumenti legittimi e riconosciuti nella prassi commerciale, esiste la presunzione semplice ed è onere del contribuente fornire la prova e le ragioni tali da giustificare le operazioni effettuate: l'impresa che voglia creare costi fittizi attraverso consulenze “finte” qualifica “cartolarmente” le stesse come consulenze “inerenti” la propria attività, dovendo essere il costo contabilizzato tra i componenti del reddito d'impresa.

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