Condannato l'imprenditore che omette il versamento delle ritenute per oltre 10mila euro
29 Agosto 2017
Debito con l'INPS maggiore di 10mila euro? L'imprenditore viene punito per evasione contributiva. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza del 28 agosto 2017 n. 39464, con la quale la Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura nei riguardi di un datore di lavoro che non aveva versato le ritenute in favore dei dipendenti.
Il caso posto all'attenzione della Corte romana verteva sull'interpretazione delle nuove norme (D.Lgs. n. 8/2016) in materia di depenalizzazioni.
«Rispetto alla precedente figura di reato – hanno spiegato i Supremi Giudici – il momento consumativo è dunque evidentemente diverso: mentre nel precedente assetto normativo il reato si consumava in corrispondenza di ogni omesso versamento mensile, nell'attuale e nuovo la consumazione appare coincidere, secondo una triplice diversa alternativa, o con il superamento, a partire dal mese di gennaio, dell'importo di 10mila euro ove allo stesso non faccia più seguito alcuna ulteriore omissione, o con le ulteriori omissioni successive sempre riferite al medesimo anno ovvero, definitivamente e comunque, laddove anche il versamento del mese di dicembre sia omesso, con la data del 16 gennaio dell'anno successivo».
In pratica, il “nuovo” reato deve tener conto di tutte le omissioni verificatesi nel medesimo anno, anche quelle eventualmente estinte per prescrizione. In Appello il contribuente era stato assolto perché il totale della prima omissione non superava i 10mila euro; ma la Cassazione ha ricordato che se fanno seguito altre omissioni, bisogna tener conto anche di esse. Ecco perché il verdetto della Suprema Corte è stato quello di cassare la sentenza di Appello condannando l'imprenditore. |