Incentivi dalla Legge di Stabilità: credito di imposta per chi usa metodi alternativi di risoluzione delle controversie

La Redazione
30 Dicembre 2015

Tra le novità della Legge di Stabilità, spicca la possibilità di ottenere un credito d'imposta per chi fa ricorso alla negoziazione assistita o all'arbitrato.

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto degli incentivi fiscali per coloro che decidano di provare a dirimere le proprie controversie attraverso la negoziazione assistita o tramite il procedimento arbitrale. Se infatti il “procedimento” andasse a buon fine e quindi si arrivasse alla pronuncia di un lodo arbitrale o alla chiusura della negoziazione, alle parti spetterebbe un credito d'imposta fino a 250 €; l'importo del credito verrà calcolato in base al compenso dato agli avvocati abilitati alle procedure di negoziazione o agli arbitri, entro un limite di 5 milioni di € l'anno, a partire dal 2016. Ovviamente altri fattori determineranno il credito d'imposta come le risorse stanziate o il numero dei soggetti beneficiari.

Entro il 30 marzo 2016 dovrà essere adottato un decreto per stabilire le modalità di presentazione della domanda e la documentazione da esibire per saggiarne la validità e la veridicità.

Entro 30 aprile di ciascun anno successivo a quello in cui è stato dato il compenso per gli avvocati abilitati o gli arbitri, il Ministero della Giustizia comunicherà l'importo del credito spettante a ciascun soggetto, la cui domanda è stata ritenuta valida. Il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi ma non darà luogo a nessun tipo di rimborso e non potrà essere imputato come reddito ai fini della dichiarazione stessa.

Questa novella disposizione sicuramente incentiverà l'utilizzo di queste procedure “negoziali” le quali permettono un consistente risparmio di tempo e denaro rispetto ai procedimenti ordinari.

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