Incentivi dalla Legge di Stabilità: credito di imposta per chi usa metodi alternativi di risoluzione delle controversieFonte: L. 28 dicembre 2015 n. 208
30 Dicembre 2015
La Legge di Stabilità 2016 ha previsto degli incentivi fiscali per coloro che decidano di provare a dirimere le proprie controversie attraverso la negoziazione assistita o tramite il procedimento arbitrale. Se infatti il “procedimento” andasse a buon fine e quindi si arrivasse alla pronuncia di un lodo arbitrale o alla chiusura della negoziazione, alle parti spetterebbe un credito d'imposta fino a 250 €; l'importo del credito verrà calcolato in base al compenso dato agli avvocati abilitati alle procedure di negoziazione o agli arbitri, entro un limite di 5 milioni di € l'anno, a partire dal 2016. Ovviamente altri fattori determineranno il credito d'imposta come le risorse stanziate o il numero dei soggetti beneficiari.
Entro il 30 marzo 2016 dovrà essere adottato un decreto per stabilire le modalità di presentazione della domanda e la documentazione da esibire per saggiarne la validità e la veridicità.
Entro 30 aprile di ciascun anno successivo a quello in cui è stato dato il compenso per gli avvocati abilitati o gli arbitri, il Ministero della Giustizia comunicherà l'importo del credito spettante a ciascun soggetto, la cui domanda è stata ritenuta valida. Il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi ma non darà luogo a nessun tipo di rimborso e non potrà essere imputato come reddito ai fini della dichiarazione stessa. Questa novella disposizione sicuramente incentiverà l'utilizzo di queste procedure “negoziali” le quali permettono un consistente risparmio di tempo e denaro rispetto ai procedimenti ordinari. |