Casa di lusso: cantina e soffitta si devono conteggiare se sono abitabili
14 Maggio 2015
Quali elementi concorrono a far sì che una casa sia considerata “di lusso”? Soffitta e cantina vanno conteggiate nella metratura per valutare il rientro in questa categoria? Per i Giudici, e in merito per quelli di Cassazione, sì. La Suprema Corte, con sentenza del 12 maggio 2015, n. 9528, ha infatti bocciato il ricorso di alcuni contribuenti in merito all'avviso di rettifica e liquidazione dell'imposta complementare di registro inerente alla compravendita di una casa. La Commissione Tributaria Regionale aveva osservato che l'immobile superava i 200 metri quadri, dovendo considerare utili alla determinazione della metratura anche i vani interrati e le soffitte abitabili; inoltre, questo immobile possedeva un'area scoperta superiore di sei volte quella coperta, sicché quell'edificio andava classificato come unità di lusso, ex art. 5, D.M. del 2 agosto 1969. La Cassazione ha dato ragione ai Giudici regionali. Cantina e soffitta vanno infatti conteggiate nella metratura per stabilire se un'abitazione sia di lusso o meno (e quindi per valutare l'esclusione dell'abitazione dai benefici prima casa, ai sensi dell'art. 17, Legge del 2 luglio 1949, n. 408), qualora siano strutturate in modo da essere abitabili così da perdere la loro caratteristica di, appunto, cantina e soffitta. Anche i vani interni dell'abitazione vanno conteggiati per questo fine, anche se privi del requisito dell'abitabilità, sprovvisti di areazione e punti luce o adibiti a magazzino, in quanto le disposizioni del citato Decreto ministeriale non li indica tra le pertinenze da escludere ai fini del calcolo. |