Confisca più veloce all’interno dell’UE

La Redazione
11 Maggio 2015

Approvato in prima lettura dal CdM di venerdì scorso il decreto legislativo che applica il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca delle autorità giudiziarie tra gli stati membri dell'UE. Il provvedimento si colloca tra le misure adottate per combattere la criminalità organizzata di tipo economico.

La confisca dei beni nei paesi dell'Unione europea diventerà più “facile”, “veloce” e “snella”. I beni che si trovano all'estero, confiscati dalle nostre autorità italiane, hanno più probabilità di arrivare velocemente a destinazione grazie anche all'incentivo dato alle autorità straniere. Una parte del bottino.

Sarà questo l'effetto sortito dal decreto legislativo sull'applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso venerdì, 8 maggio. Il provvedimento conferma il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell'Unione europea e si colloca tra le misure adottate per combattere la criminalità organizzata di tipo economico.

Come si legge nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi al termine del CdM, le disposizioni del decreto si ispirano al principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie in materia penale e andrebbero a risolvere un vecchio problema che ha sempre dato luogo a lungaggini e difficoltà, di fatto spostando in avanti il momento dell'acquisizione dei beni confiscati. Capita spesso che le autorità straniere cui viene richiesto di procedere alla confisca, dopo una fase iniziale di collaborazione con quelle italiane, tendano ad aprire dei propri autonomi procedimenti penali, rivendicando il diritto di trattenere una parte del valore dei beni confiscati. Da ciò la necessità di concludere accordi caso per caso sulla ripartizione dei beni rinvenuti. Necessità che andrà a scomparire con l'introduzione del nuovo decreto.

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