Malattie professionali: individuazione

02 Luglio 2014

Cosa si intende per malattie professionali “tabellate” e quelle “non tabellate” ai fini del loro riconoscimento nella tutela assicurativa?

Cosa si intende per malattie professionali “tabellate” e quelle “non tabellate” ai fini del loro riconoscimento nella tutela assicurativa?

Si considera di origine professionale la malattia contratta nell'esercizio e a causa della lavorazione alla quale il lavoratore è adibito, in quanto tale lavorazione rientri tra le attività soggette all'assicurazione obbligatoria. Rientrano nella tutela assicurativa, dopo l'intervento della Corte costituzionale che ha escluso la legittimità del sistema tabellare chiuso previsto dal D.P.R. n. 1124/1965 (sentenza n. 179/1988; Inail circ. n. 35/1992):

  • le malattie tassativamente elencate dalla legge (cd. malattie "tabellate"), per le quali sussiste la presunzione legale dell'origine professionale. L'elenco, riportato in allegato al D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, è soggetto a revisione periodica (D.M. 9.4.2008; Inail circ. n. 47/2008).
  • le malattie non comprese nell'elenco (cd. malattie "non tabellate"), la cui origine professionale venga dimostrata dal lavoratore (art. 10, c. 4, D.Lgs. n. 38/2000; Inail circ. n. 70/2001).

Ai sensi dell'art. 139, D.P.R. n. 1124/1965, viene altresì definito e progressivamente aggiornato (D.M. 11.12.2009 e Inail nota 1°.9.2010, n. 6275) l'elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia ad opera del medico che ne riconosca l'esistenza. Tale elenco viene aggiornato con cadenza annuale e contiene anche liste di malattie di probabile o di possibile origine lavorativa, da tenere sotto osservazione ai fini dell'inserimento tra le malattie "tabellate" (art. 10, c. 4, D.Lgs. n. 38/2000).

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