Obbligo di reperibilità e turni periodici

05 Ottobre 2017

Se nel CCNL applicato è previsto l'obbligo per i lavoratori di garantire la propria reperibilità in base a determinati turni, l'eventuale esclusione da questi può essere contestata al datore?

Se nel CCNL applicato è previsto l'obbligo per i lavoratori di garantire la propria reperibilità in base a determinati turni, l'eventuale esclusione da questi può essere contestata al datore?

Il servizio di reperibilità costituisce un obbligo strumentale ed accessorio, qualitativamente diverso dalla prestazione lavorativa. Esso è funzionalmente diretto a garantire alla parte datoriale la possibilità di programmare, in base alle esigenze aziendali concrete sussistenti in un determinato momento, il quantum della prestazione dei lavoratori, nonché il tempo in cui questa dovrà essere svolta. Nel momento in cui la reperibilità venga organizzata attraverso la fissazione di turni periodici, sulla base di un piano prestabilito dal datore, ciò non andrà a costituire in capo al lavoratore un diritto soggettivo all'inclusione automatica nei suddetti turni e alla percezione dell'indennità connessa. Questo in quanto, si sottolinea nuovamente, la reperibilità non può essere assimilata allo svolgimento effettivo di mansioni da parte del dipendente, configurando piuttosto un obbligo accessorio rispetto alla prestazione principale. In merito: Cass. n. 20648/2017.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.