Reperibilità attiva, passiva e riposo
03 Luglio 2017
La reperibilità del lavoratore durante un giorno festivo comporta, a carico del datore, l'obbligo di garantire il riposo compensativo?
In merito alla reperibilità del lavoratore, è necessario operare un distinguo: se è stata concretamente svolta l'attività lavorativa (reperibilità attiva) ovvero se non vi sia stata chiamata in servizio (reperibilità "passiva"). Tale ultima fattispecie non può essere equiparata a lavoro effettivo; di conseguenza, non deriva un automatico diritto ad riposo compensativo, il quale dovrà essere oggetto di un'espressa richiesta di fruizione da parte del lavoratore. Qualora, invece, il lavoratore non abbia potuto fruire del riposo dovuto a seguito di reperibilità attiva, si configura una ipotesi di danno non patrimoniale presunto determinato dall'inadempimento datoriale. La posizione del dipendente è, infatti, coperta dalla previsione costituzionale ex art. 36 Cost., in forza della quale il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, escludendosi la rinuncia ad essi. Pertanto, la lesione dell´interesse, alla base del diritto suddetto, espone direttamente il datore al risarcimento del danno. In merito: Cass. n. 14770/2017. |