Riforma previdenziale INPGI, cosa cambia dal 1° gennaio 2017

La Redazione
04 Ottobre 2016

L'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha pubblicato una Nota tecnico-esplicativa recante i primi chiarimenti sui principali aspetti impattati dalla manovra, approvata lo scorso 28 settembre, con particolare riguardo ai requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici.

L'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha pubblicato una Nota tecnico-esplicativa recante i primi chiarimenti sui principali aspetti impattati dalla riforma previdenziale, approvata dal Consiglio d'Amministrazione dell'INPGI lo scorso 28 settembre.

L'Istituto sottolinea, innanzitutto, che tutte le proposte entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017, anche qualora i Ministeri Vigilanti approvassero il pacchetto di modifiche nel corso del 2016.

Pertanto, a decorrere da tale data, viene incrementata l'età anagrafica richiesta per l'accesso alla pensione di vecchiaia come segue:

Anno

Età (con almeno 20 anni di contribuzione)

Uomini

Donne

2017

66 anni

64 anni

2018

66 anni e 7 mesi

65 anni e 7 mesi

2019

66 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

Per l'accesso alla pensione di anzianità, invece, saranno richiesti almeno 62 anni di età anagrafica ed un'anzianità contributiva INPGI pari a:

Anno

Anni di contribuzione INPGI con almeno 62 anni di età

2017

38

2018

39

2019

40

Modifiche anche in materia di riscatto del praticantato, disoccupazione e contributo di solidarietà.

Infine, si segnala che dal 1° gennaio 2017 trova applicazione il solo sistema di calcolo contributivo della pensione, mentre per i giornalisti già iscritti alla data del 31 dicembre 2016 sarà applicato il vigente sistema del calcolo retributivo per le contribuzioni acquisite fino a tale data ed il calcolo contributivo per le contribuzioni riferite ai periodi successivi.

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