Approvato in via definitiva il DDL Editoria

La Redazione
05 Ottobre 2016

La Camera ha approvato ieri, in via definitiva, la riforma dell'Editoria. Il testo prevede un nuovo Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all'editoria e all'emittenza radiofonica e televisiva locale, nonché la disciplina relativa a profili pensionistici dei giornalisti e a composizione e competenze del CNO dei giornalisti.

La Camera ha approvato ieri, in via definitiva, la proposta di legge in materia di interventi per l'editoria e disposizioni sulla concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.

Il testo prevede, in particolare, l'istituzione di un nuovo Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, destinato al sostegno dell'editoria e dell'emittenza radiofonica e televisiva locale, cui affluiscono:

  • le risorse statali destinate al sostegno dell'editoria quotidiana e periodica;
  • le risorse statali destinate all'emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale;
  • quota parte delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone RAI;
  • le somme derivanti dal gettito annuo di un contributo di solidarietà.

Ripartizione e destinazione delle risorse, requisiti soggettivi, criteri e modalità per la concessione dei finanziamenti saranno stabiliti con DPCM.

Inoltre, viene delegato il Governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all'editoria e all'emittenza radiofonica e televisiva locale (al contempo recando alcune disposizioni precettive), nonché la disciplina relativa ai profili pensionistici dei giornalisti ed alla composizione e competenze del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Dettate altresì disposizioni inerenti il sistema distributivo e la vendita dei giornali.

Disciplinata, infine, la procedura per l'affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale e la durata della stessa e fissa un limite massimo retributivo per amministratori, dipendenti, collaboratori e consulenti del soggetto affidatario della medesima concessione.

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