CdM: approvati gli ultimi quattro Decreti

La Redazione
07 Settembre 2015

Venerdì 4 settembre il Consiglio dei Ministri ha adottato in via definitiva gli ultimi quattro Decreti attuativi del Jobs Act: "Semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro", "Servizi per il lavoro", "Semplificazione delle procedure cittadini e imprese su rapporto di lavoro", "Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro".

Cassa integrazione più corta ed uniformata, eliminiazione dei CO.CO.PRO., dimissioni telematiche, istituzione di un ispettorato nazionale del lavoro. Sono solo alcune delle norme contenute negli ultimi quattro Decreti attuativi del Jobs Act, approvati definitivamente venerdì dal Consiglio dei Ministri:

  • Razionalizzazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro;
  • Servizi per il lavoro;
  • Semplificazione delle procedure cittadini e imprese su rapporto di lavoro;
  • Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

In esso, il sussidio per la disoccupazione involontaria (NASPI) è stato reso strutturale a 24 mesi. A livello di assunzioni, vengono semplificate le norme per l'inserimento delle persone con disabilità, che avverranno con chiamata nominativa; nel caso di mancata assunzione a chiamata, gli uffici avvieranno i lavoratori secondo l'ordine di graduatoria.

La cassa integrazione, invece, viene “compattata” in un unico testo di 47 articoli, di fatto uniformando tutte le norme pubblicate fino ad oggi dal dopoguerra: nel testo vengono introdotte alcune novità, come la disciplina della solidarietà espansiva, prevedendo inoltre che l'impresa provveda al conguaglio delle integrazione pagate ai lavoratori, oppure che ne richieda il rimborso entro sei mesi dalla cessazione della cassa. A quel punto, il testo ne prevede una riduzione della durata, che passerà da massimo tre a massimo due anni.

Rivista la disciplina dei controlli a distanza del lavoratore (art. 4 St. lav.) e previste le dimissioni con modalità telematica, per contrastare quelle “in bianco”: il datore di lavoro dovrà così scaricare il modulo dal sito web del Ministero.

Istituito, poi, un Ispettorato nazionale del lavoro per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attività di vigilanza: tale ente accorperà le attività che attualmente vengono esercitate dal Ministero, dall'INPS e dall'INAIL.

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