L’analisi della Fondazione sul “Decreto Semplificazioni”

La Redazione
07 Ottobre 2015

La Fondazione Studi CdL ha diffuso, con Circolare n. 19/2015, la propria analisi del D.Lgs. n. 151/2015, attuativo del Jobs Act e recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporti di lavoro e pari opportunità.

La Fondazione Studi CdL ha diffuso, con Circolare n. 19/2015, la propria analisi del D.Lgs. n. 151/2015, attuativo del Jobs Act e recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporti di lavoro e pari opportunità.

Trattasi della prima Circolare sul tema che, nell'analisi del provvedimento intervenuto su numerosi aspetti della gestione del rapporto di lavoro dipendente, si sofferma su:

  • inserimento nel mondo del lavoro delle persone affette da disabilità, analizzando le modifiche alla legge n. 68/1999 e le linee guida poste dal decreto in materia di collocamento mirato;
  • novità al T.U. sulla sicurezza e sugli adempimenti del datore in materia di infortuni e malattie professionali, illustrando, appunto, le modifiche apportate al D.Lgs. n. 81/2008 ed al D.P.R. n. 1124/1965;
  • dimissioni volontarie e risoluzione consensuale, disciplina che suscita perplessità tra gli esperti della Fondazione in ordine alla effettiva semplificazione della materia;
  • nuovo apparato sanzionatorio in materia di lavoro e legislazione sociale, approfondendo il lavoro nero e la maxi-sanzione, la procedura di diffida, l'eliminazione delle sanzioni amministrative minori, le novità in materia di revoca del provvedimento di sospensione dell'attività, le nuove sanzioni in materia di LUL, le sanzioni per mancata corresponsione degli assegni familiari, quelle in materia di mancata o ritardata consegna del prospetto paga o di omissioni o inesattezze, nonché il principio di legalità.

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