Obbligo di repechage e giudizio di equivalenza

La Redazione
09 Settembre 2015

In tema di lavoro giornalistico, allorquando si ponga un problema di obbligo di repechage il giudizio di equivalenza non può essere espresso facendo riferimento alla sola capacità del soggetto di svolgere l'attività del giornalista, che è comune a tutte le qualifiche, dovendo, al contrario, tenere conto delle peculiarità che caratterizzano il redattore ordinario rispetto al collaboratore fisso.

In tema di lavoro giornalistico, allorquando si ponga un problema di obbligo di repechage il giudizio di equivalenza non può essere espresso facendo riferimento alla sola capacità del soggetto di svolgere l'attività del giornalista, che è comune a tutte le qualifiche, dovendo, al contrario, tenere conto delle peculiarità che caratterizzano il redattore ordinario rispetto al collaboratore fisso: quest'ultimo, ove la sua posizione lavorativa venga soppressa, non ha titolo per pretendere di essere assegnato a svolgere le mansioni di redattore ordinario, poiché ciò comporterebbe una modifica sostanziale del rapporto di lavoro lì dove, al contrario, il diritto del lavoratore ad essere utilizzato in altra posizione lavorativa disponibile presuppone l'identità o quantomeno l'equivalenza delle qualifiche.

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