Mansioni: la nuova disciplina Jobs act si applica ai rapporti in corso

La Redazione
09 Ottobre 2015

La nuova disciplina legislativa dello jus variandi si applica anche ai rapporti di lavoro già in corso alla data della sua entrata in vigore ed ha rilevanza rispetto a mutamenti di mansioni disposti prima dell'entrata in vigore del d. lgs. n. 81 del 2015

A norma dell'art. 2103, primo comma, c.c., nel testo sostituito dal d. lgs. 15 giugno 2015, n. 81, è legittimo lo spostamento del lavoratore a mansioni che appartengono allo stesso livello di inquadramento cui appartenevano quelle svolte in precedenza dallo stesso dipendente, non essendo necessario che le nuove mansioni siano aderenti alla specifica competenza acquisita dal dipendente nello svolgimento delle precedenti mansioni.

La nuova disciplina legislativa dello jus variandi si applica anche ai rapporti di lavoro già in corso alla data della sua entrata in vigore ed ha rilevanza rispetto a mutamenti di mansioni disposti prima dell'entrata in vigore del d. lgs. n. 81 del 2015 e in atto ancora dopo quella data; conseguentemente, l'assegnazione di mansioni non equivalenti alle ultime effettivamente, ma pur sempre riconducibili allo stesso livello di inquadramento, se può essere considerata illegittima prima del 25 giugno 2015, non può più esserlo successivamente a quella data.

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