“Contratti rumeni”, rafforzata la vigilanza

La Redazione
10 Aprile 2015

Il Ministero del Lavoro evidenzia, con Circolare n. 14/2015, il rischio di sanzioni per le imprese utilizzatrici di lavoratori interinali con “contratto rumeno”, ponendosi in netto contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di distacco transnazionale.

Il Ministero del Lavoro, venuto a conoscenza delle iniziative delle agenzie di somministrazione di altri Stati membri dell'Unione europea che propongono il ricorso a manodopera straniera evidenziando i forti vantaggi di cui potrebbero beneficiare le imprese, è intervenuto nella giornata di ieri con la Circolare n. 14/2015.

Gli annunci pubblicitari che promuovono il lavoro interinale con “contratto rumeno”, sottolinea il Ministero, riportano informazioni in netto contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di distacco transnazionale: il ricorso a tali servizi può dar luogo a ripercussioni, anche di carattere sanzionatorio, in capo alle imprese utilizzatrici.

Gli Uffici territoriali sono, quindi, invitati a “prestare la massima attenzione a tali fenomeni, sui quali questa Direzione si è più volte impegnata, sia attraverso l'attiva partecipazione ad iniziative che hanno coinvolto altri Stati membri dell'Unione europea (progetto Enfoster, progetto Transpo, progetto Empower ecc.), sia attraverso l'emanazione di istruzioni di carattere operativo sulla corretta applicazione della disciplina in materia (v. ad es. il Vademecum ad uso degli ispettori del lavoro e delle imprese sul distacco transnazionale)”, nonché, ferme restando le necessarie iniziative ispettive, ad avviare specifiche campagne informative sulla corretta applicazione della normativa in materia.

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