Geolocalizzazione flotte aziendali, rimane necessario l’accordo sindacale
10 Maggio 2017
Poiché consentirebbe il controllo a distanza dei lavoratori, anche dopo le modifiche introdotte dal Jobs Act, per poter attivare il sistema di localizzazione dei veicoli aziendali, dovrà essere raggiunto un apposito accordo con le rappresentanze sindacali o, in sua assenza, dovrà essere richiesta l'autorizzazione all'INL. Questa la decisione del Garante per la Privacy, resa nota con doc. web n. 6275314.
Difatti, riconosciuto il legittimo interesse della società a rilevare la posizione dei propri mezzi per finalità quali “come l'ottimizzazione delle richieste di intervento o delle emergenze, l'innalzamento delle condizioni di sicurezza sul lavoro dei dipendenti, la corretta manutenzione dei veicoli, la tutela del patrimonio aziendale, il calcolo del tempo di lavoro effettivo oppure la gestione di eventuali incidenti stradali o di sanzioni subite per violazioni del codice della strada”, l'Autorità ha ritenuto che il sistema possa essere utilizzato solo nel pieno rispetto della privacy dei dipendenti.
Rimane necessario, quindi, l'accordo sindacale, come previsto dallo Statuto dei Lavoratori, e dovranno essere definite le modalità di raccolta, elaborazione e conservazione dei dati di geolocalizzazione e degli altri dati personali, differenziando le tutele in base alla singola finalità perseguita. Deve essere inoltre escluso il monitoraggio dei tracciati percorsi, salvo il possibile trattamento dei relativi dati in forma aggregata o anonima per finalità statistiche e di programmazione del lavoro; l'accesso ai dati sarà consentito al solo personale incaricato e verranno definiti appositi profili autorizzativi individuali per ogni singolo utente. |