Legittimità del licenziamento per g.m.o. e contenimento costi aziendali

La Redazione
10 Novembre 2016

Al giustificato motivo oggettivo di licenziamento sono riconducibili le ragioni di qualunque processo di riorganizzazione o ristrutturazione che tragga la sua legittimità dall'effettiva ragione economica che l'abbia determinato, sia essa rappresentata da motivi estranei alle determinazioni imprenditoriali (esigenze di mercato), o anche da modifiche organizzative ...

Riorganizzazione aziendale per calo di vendite e licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Al giustificato motivo oggettivo di licenziamento sono riconducibili le ragioni di qualunque processo di riorganizzazione o ristrutturazione che tragga la sua legittimità dall'effettiva ragione economica che l'abbia determinato, sia essa rappresentata da motivi estranei alle determinazioni imprenditoriali (esigenze di mercato), o anche da modifiche organizzative finalizzate all'incremento dei profitti.

La ragione giustificativa del licenziamento, sempreché seria ed effettiva e non già pretestuosa, si può rinvenire sia nei fattori (sfavorevoli) di mercato, sia nelle modificazioni tecnico-produttive ovvero nelle iniziative di riorganizzazione inerenti alla gestione d'impresa orientate al contenimento dei costi e quindi all'aumento dei profitti, dovendosi ravvisare piuttosto nella previsione dell'obbligo di repechage quel “certo contemperamento tra l'interesse dell'impresa e quello del lavoratore ugualmente protetti dalla normativa costituzionale”.

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