Lavoratori del pubblico impiego e risarcimento del danno

La Redazione
15 Maggio 2017

Il D.lgs. 165/2001, art. 36, comma 5, nella parte in cui prevede che il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative, deve essere interpretato nel senso che la nozione di danno applicabile nella specie deve essere quella di danno comunitario il cui risarcimento ...

Il D.lgs. 165/2001, art. 36, comma 5, nella parte in cui prevede che il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative, deve essere interpretato nel senso che la nozione di danno applicabile nella specie deve essere quella di danno comunitario il cui risarcimento, in conformità con i canoni di adeguatezza, effettività, proporzionalità e dissuasività rispetto al ricorso abusivo alla stipulazione da parte della PA di contratti a termine, è configurabile come una sorta di sanzione ex lege a carico del datore di lavoro e, pertanto, per la liquidazione del quale è utilizzabile come criterio tendenziale, quello indicato dalla L. 604 del 1966, art. 8, apparendo, invece, improprio il ricorso in via analogica sia al sistema indennitario previsto dall'art. 32 della L. 183 del 2010 sia a quello previsto dall'art. 18 Stat. Lav.

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