Demansionamento o trasferimento?

15 Settembre 2016

Può il datore assegnare al dipendente mansioni inferiori se questo rifiuta il trasferimento?

Può il datore assegnare al dipendente mansioni inferiori se questo rifiuta il trasferimento?

Secondo quanto disposto all'art. 2103, comma sesto, c.c., il lavoratore può stipulare, presso determinate sedi, un accordo con il quale ne viene disposta l'assegnazione a mansioni inferiori, se ciò risulti necessario al fine di evitare il licenziamento dello stesso. L'ipotesi in cui il dipendente manifesti una volontà contraria al mutamento legittimo della sede lavorativa, può essere qualificata come fattispecie integrante elementi fattuali prodromici al recesso datoriale. La disposizione dell'articolo su menzionato prevede uno strumento a favore del lavoratore, ossia un demansionamento come extrema ratio ad un inevitabile licenziamento. Tale situazione ben può individuarsi nel caso in cui il non mutamento del luogo lavorativo renda il dipendente non occupabile, svolgendo le medesime mansioni, all'interno dell'azienda. In merito: Corte di Cassazione sentenza n. 19930/2015.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.