Grava sul lavoratore l'onere di provare l'interposizione fittizia

La Redazione
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18 Maggio 2015

In tema di interposizione fittizia di manodopera in relazione al contratto di appalto, sul lavoratore che agisca per accertare detta interposizione fittizia grava l'onere di dimostrare l'assenza dei seguenti requisiti richiesti dall'art. 29, d. lgs. n. 276/2003

In tema di interposizione fittizia di manodopera in relazione al contratto di appalto, sul lavoratore che agisca per accertare detta interposizione fittizia grava l'onere di dimostrare l'assenza dei seguenti requisiti richiesti dall'art. 29, d. lgs. n. 276/2003, per potersi configurare un genuino appalto di opere o servizi: che l'appaltatore sia dotato di una propria ed effettiva organizzazione; che la prestazione lavorativa sia stata resa nell'ambito di un'organizzazione e gestione propria dell'appaltatore finalizzata ad un autonomo risultato produttivo; la concreta esecuzione del contratto e, quindi, l'esistenza, anche in fatto, dell'autonomia gestionale dell'appaltatore esplicata nella conduzione aziendale, nella direzione del personale, nella scelta delle modalità e dei tempi di lavoro.