Lavoro notturno: soggetti non obbligati

24 Luglio 2014

Un'azienda alberghiera vuole sapere quali siano i dipendenti che non sono tenuti al lavoro notturno e come regolarsi nel caso in cui un proprio lavoratore abbia ottenuto l'affidamento condiviso dei figli.

Un'azienda alberghiera vuole sapere quali siano i dipendenti che non sono tenuti al lavoro notturno e come regolarsi nel caso in cui un proprio lavoratore abbia ottenuto l'affidamento condiviso dei figli.

La legge vieta che vengano adibiti al lavoro notturno alcune specifiche categorie di lavoratori che godono di particolari tutele e che quindi non sono obbligate a prestarlo, tra queste, vi sono:

- la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a 3 anni (o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa);

- la lavoratrice o il lavoratore che sia genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni. Nel caso di affidamento condiviso tra i due genitori a norma della L. n. 54/2006, il Ministero del lavoro ha precisato che entrambi i genitori possono beneficiare dell'esenzione dal lavoro notturno nei periodi di convivenza con il figlio quali risultano dal dispositivo della sentenza di affidamento congiunto (Ministero del Lavoro, risposta a interpello n. 29/2008);

- la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della L. n. 104/1992. Il Ministero del lavoro ha affermato che l'esonero dal lavoro notturno può essere richiesto solo da soggetti che risultino già godere dei benefici della L. n. 104/1992 – o possederne i requisiti per goderne - secondo gli attuali criteri normativi e giurisprudenziali (Ministero del Lavoro, risposta a interpello n. 4/2009 che rinvia per una sintesi degli orientamenti giurisprudenziali alla circolare INPS n. 90/2007).

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