Dalla Consulta no al referendum sui trattamenti pensionistici

21 Gennaio 2015

La Corte costituzionale nella Camera del Consiglio del 20 gennaio ha dichiarato l'inammissibilità del referendum, promosso per richiedere l'abrogazione delle norme relative alla Riforma delle pensioni elaborata dal ministro Elsa Fornero nel 2011. La sentenza relativa sarà depositata prossimamente entro i termini di legge.

La decisione della Corte ha affermato che non è ammesso il referendum relativo all'art. 24 (disposizioni in materia di trattamenti pensionistici), del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito successivamente in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive.
Ora si attende il deposito della sentenza della Corte Costituzionale: l'art. 24 che era oggetto dell'eventuale proposta di referendum, tra le altre stabiliva che a decorrere dal 1° gennaio 2012, per le anzianità contributive maturate a decorrere da tale data, la quota di pensione corrispondente a tali anzianità veniva calcolata secondo il sistema contributivo; ancora detto articolo dispone che le pensioni di vecchiaia, di vecchiaia anticipata e di anzianità sono sostituite, dalle seguenti prestazioni: a) «pensione di vecchiaia », conseguita esclusivamente sulla base dei requisiti di cui ai commi 6 e 7, salvo quanto stabilito ai commi 14, 15-bis e 18 b) «pensione anticipata», conseguita esclusivamente sulla base dei requisiti di cui ai commi 10 e 11, salvo quanto stabilito ai commi 14, 15-bis, 17 e 18.

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