Reazione a demansionamento illegittimoFonte: Cod. Civ. Articolo 1460
24 Aprile 2017
Se il dipendente reagisce ad un demansionamento illegittimo, è tale anche il successivo licenziamento? La violazione dei limiti fissati all'art. 2103 c.c., ossia l'illegittimità nell'adibizione a mansioni inferiori, può essere oggetto di rifiuto da parte del lavoratore interessato. Tale ipotesi è, infatti, riconducibile al principio inadimplenti non est adimplendum, ex art. 1460 c.c. . Si tenga però presente che la negazione di svolgere le nuove mansioni dovrà risultare proporzionata all'inadempimento datoriale nonché conforme a buona fede. A tal fine il giudice valuta complessivamente il comportamento di entrambe le parti. Una eccessiva reazione non può essere valutata meno gravemente adducendo come attenuante lo stato psicologico del lavoratore a seguito del mutamento delle mansioni. L'eventuale successivo licenziamento potrà trovare propria giustificazione nell'atteggiamento sprezzante, arbitrario ed autonomamente illegittimo del lavoratore, tenuto a seguito del demansionamento. In merito: C. Cass. sent. n. 1912/2017.
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