Jobs Act: concluso l’iter di Riforma

La Redazione
24 Settembre 2015

Sono approdati nella Gazzetta Ufficiale n. 221/2015, S.O. n. 53, gli attesi ultimi quattro Decreti attuativi della delega contenuta nella L. n. 183/2014 (cd. Jobs Act), approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 settembre e in vigore da oggi: "Semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro", "Servizi per il lavoro", "Semplificazione delle procedure cittadini e imprese su rapporto di lavoro", "Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro".

Sono approdati nella Gazzetta Ufficiale n. 221/2015, S.O. n. 53, gli attesi ultimi quattro Decreti attuativi della delega contenuta nella L. n. 183/2014 (cd. Jobs Act), approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 settembre e in vigore da oggi:

Con essi, cambieranno i rapporti tra datore di lavoro e dipendente. Addio dunque alle dimissioni in bianco: sarà il Ministero del Lavoro a fornire la documentazione per regolare i licenziamenti, attraverso moduli telematici. Viene anche introdotta la possibilità per i dipendenti di “cedere” le proprie ferie ai colleghi di ufficio: “i lavoratori possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che per le particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti”.

Tra le novità che hanno suscitato polemiche, come è noto, vi è quella contenente le misure in materia di controllo a distanza dei lavoratori; leggiamo infatti che “Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale”.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il decreto stabilisce le nuove tempistiche e modalità. Cig e solidarietà, ad esempio, non potranno superare i 36 mesi.

Nascerà inoltre una unica Agenzia per le ispezioni sul lavoro, “tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e INAIL”, che coordinerà le attività di ispezione dei rapporti di lavoro, con studi ed analisi del lavoro sommerso per poi riferire le informazioni ricavate al Ministero. Nascerà anche l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), che entrerà in azione dal 1° gennaio 2016, con il compito di rafforzare e migliorare i servizi per l'impiego.

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