In G.U. il Decreto per la conciliazione vita-lavoro

L'atteso testo definitivo del D.Lgs. n. 80/2015, recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, è approdato nella Gazzetta Ufficiale n. 144/2015, con entrata in vigore da oggi.

In attuazione della delega contenuta nell'art. 1, co. 8 e 9, L. n. 183/2014 (cd. Jobs Act), il Decreto introduce misure volte a tutelare la maternità delle lavoratrici e a favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalità di lavoratori in materia di:

• divieto di adibire al lavoro le donne (art. 2);
• prolungamento del diritto alla corresponsione del trattamento economico (art. 3);
• congedo di maternità nei casi di adozione e affidamento (art. 4);
• congedo di paternità e congedo di paternità nei casi di adozione e affidamento (artt. 5 e 6);
• congedo parentale, prolungamento dello stesso, trattamento economico e normativo e congedo parentale nei casi di adozione e affidamento (artt. 7-10);
• lavoro notturno (art. 11);
• dimissioni (art. 12);
• lavoratrici iscritte alla gestione separata (art. 13);
• indennità di maternità per le lavoratrici autonome e imprenditrici agricole e modalità di erogazione della stessa (artt. 15 e 16);
• indennità di maternità per le libere professioniste, termini e modalità di presentazione della domanda e indennità nei casi di adozione e affidamento (artt. 18-20);
• telelavoro (art. 23);
• congedo per le donne vittime di violenza di genere (art. 24).

Si segnala che le norme di cui agli artt. 2, 3, 5, 7-10, 13-16 e 24 sono introdotte in via sperimentale per il solo 2015 e per le sole giornate di astensione riconosciute nel medesimo anno. Il riconoscimento dei benefici per gli anni successivi è subordinato all'individuazione di un'adeguata copertura finanziaria.